Tuesday, July 01, 2008

The Prisoner

Una delle serie che più delle altre non è stata scevra di ricadute nel mondo cinematografico è stata sicuramente "The Prisoner". La progenitrice diretta di "The Truman show" e di "The Matrix". Ne ricordo le atmosfere allucinanti e dirompenti. Gli oggetti, le persone , le situazioni che calavano il malcapitato in una dimensione irreale , a tratti onirica. Sogno indotto dalle tecniche e dalla chimica che in massa fà il suo ingresso nelle conoscenze del pubblico televisivo in merito al bagaglio di metodi in uso nei servizi segreti ( Un filone di cui il primo sasso era stato rappresentato dal notevole film "Ipcress" con Michael Caine) . La ricerca dell'individuo di difendersi dal condizionamento mentale e psicologico che veniva metodicamente imposto in un villaggio controllato , una specie di prigione -Eden senza sbarre in cui il protagonista si trovava. Protagonista che era un ex agente segreto coll'assurda pretesa di allontanarsi dal mondo di cui aveva fatto parte fino al giorno prima. Scopo del villaggio rieducare mentalmente l'ex agente in modo da annullarne la potenziale minaccia per l'organizzazione. Certo che proporre una serie di questo genere al tempo dell'apoteosi di James Bond non era semplice. Eppure ebbe successo , specialmente nel mondo anglosassone, meno in quello mediterraneo. Mi ricordo che gli amici o non ne conoscevano l'esistenza o la ritenevano noiosa. Come spesso mi succedeva (e per fortuna mi succede ancora) me ne appassionai. Per me era rivedere un moderno Sisifo che si batte per cercare di liberare la propria umanità e la propria intelligenza dal peso di una societa che lo vorrebbe incasellato in un determinato ruolo. Al contrario del mito greco , il nostro eroe, alla fine, riesce a fuggire dal villaggio-prigione e solo il telespettatore scopre che in realtà anche la riguadagnata libertà e indipendenza è stata guidata opportunamente. La più grande paura inglese, quella che l'indipendenza del cervello individuale, sia una effimera chimera, trova qui una delle rappresentazioni popolari piu efficaci. Tutto in barba ai tempi televisivi cosi profondamente diversi dalle banali proposte televisive attuali. Nota a margine, ho guidato la Lotus che l'attore usa per la sua fuga, un oggettino molto interessante!

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