Tuesday, July 01, 2008

Incroci della vita



Me la ricordo Odette, quando mi faceva giocare in via Gregoriana, mi ricordo lo stupore che provavo nel vederla di persona e rivederla nella scatola magica.
Gia la scatola magica che mi riproponeva personaggi che avevo visto e toccato in tre dimensioni da bambino un po tanto discolo. Me la ricordo Odette, o meglio Delia, una donna incantevole che portava il sole con se. Non l'ho mai vista accigliata, sempre allegra, vivace, brillante. Me la ricordo Delia correre incontro alla vita , intensamente come ogni attimo della sua esistenza. Mi ricordo il suo profumo , i cerchi perfetti che generava nell'aria muovendosi. L'incanto della sua grazia. Mi ricordo del fruscio delle larghe gonne a campana che indossava. Mi promisi che la mia ragazza le sarebbe somigliata, forse non nei colori , ma nella dolcezza, nella voglia di vivere, nella bonta e disponibilità. Rappresentava la tipologia di ragazza che avrei potuto incontrare , anche sui banchi di scuola e sarebbe stata la compagna dei miei primi turbamenti sentimental-erotici. Mentre Alida era la Dea inarrivabile, Delia era la concreta possibilità. Me la ricordo Delia, la stupenda donna di nome Delia. Grazie per essere nei miei pensieri e portarmi un sorriso che rende anche piu belli questi giorni che approssimano il sole.

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